Quando il realizzarci come persona passa (anche) dal lavoro che svolgiamo, ci diamo una possibilità in più. Quella di essere consapevoli di chi siamo, di ciò che facciamo. E di Essere e fare seguendo la nostra natura, le nostre predisposizioni, talenti e vocazione.
In fondo, siamo Persone che fanno cose. E non il contrario.
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Siamo persone che fanno cose.
Il lavoro (o i lavori da multipotenziale) che svolgiamo parte dalla nostra personalità, dal nostro carattere, dalle nostre caratteristiche fisiche, mentali e animiche, dal nostro personale modo di vivere e vedere il mondo; parte dalla nostra storia, dalla nostra (vera) natura.
E come tutti i nostri ‘fare’, il lavoro rappresenta la nostra emanazione.
Per aiutarci a fare maggiore chiarezza, prendo spunto sia dalle parole e dalle realizzazioni dei miei Clienti ReFlowering®, che dalla frase di un libro molto interessante e istruttivo, che mi ha aperto un mondo: “
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Questa prospettiva affermava che provare interesse per il lavoro era ‘un fatto naturale come giocare o riposarsi’, che creatività e ingegnosità erano ampiamente diffuse nella popolazione e che, sotto le giuste condizioni, le persone accettano, e perfino ricercano, le responsabilità.
dal libro DRIVE di Daniel Pink, ed. Rizzoli Etas, pag.63.
Sotto le giuste condizioni.
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Il primo passo: verso la realizzazione personale (attraverso il lavoro).
Già, ma quali sono “le giuste condizioni” che ci permettono di realizzarci come persona, svolgendo il nostro lavoro in modo il più possibile gratificante, creativo e, contemporaneamente, possono aiutarci a migliorare l’autostima, la qualità della vita relazionale quotidiana e il benessere sia personale, che della collettività?
Qualsiasi sia il mestiere svolto, con tutta probabilità l’abbiamo scelto (o non scelto) partendo dai nostri desideri, dalla nostra vocazione, dalle nostre predisposizioni (anche se inconsapevoli e ignari di tutto ciò).
Anche se pensiamo di fare un lavoro che non ci piace, proviamo a fermarci e a pensare al perché lo stiamo facendo:
magari, potremmo scoprire che il nostro obiettivo è ottenere un guadagno a fine mese, che può permetterci di fare le cose che ci piacciono. Oppure fare un lavoro poco impegnativo che ci permetta di sentirci più leggeri e con meno responsabilità, oppure ancora amiamo tanto ciò che facciamo e, anche se l’ambiente di lavoro è talvolta difficoltoso, noi proseguiamo lo stesso, guidati dalla nostra vocazione o passione, eccetera.
Qualsiasi obiettivo o modalità ci guidi nello sceglierlo e diventare consapevoli di ciò, secondo me, è il primo passo per iniziare a trasformare la crisi lavorativa in risorsa, ottenendo risultati spesso inaspettati, nel rapporto con i referenti, colleghi, i nostri clienti, eccetera.
Perché noi svolgiamo comunque il lavoro che ci rappresenta maggiormente (anche se non ci piace) in un determinato e specifico momento di vita. Per poi, eventualmente, darci la possibilità di cambiarlo o di migliorarne la qualità.
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ll secondo passo: riconoscere i nostri valori e chi Siamo, veramente.
Partire dalla comprensione e la stima di noi stessi, proseguendo col cominciare a dare valore alle nostre competenze e abilità, a ciò in cui crediamo, ai nostri pensieri, alle nostre idee, può rappresentare la linea guida verso una realizzazione personale che parte dalla nostra professione.
Per iniziare così a creare ‘le giuste condizioni’ e a comunicare le nostre idee, progetti e punti di vista in modo, sereno, chiaro, ‘coraggioso’ all’azienda per la quale lavoriamo, ai nostri clienti, ai nostri colleghi, ecc. attraverso il desiderio e l’obiettivo di migliorare la qualità del lavoro portando serenità, ordine e bellezza nel mondo.
Perché io penso che quando scegliamo di dare forma a chi Siamo, a riconoscerci, ad accogliere e rispettare sia virtù che vulnerabilità, competenze e abilità, troviamo anche il coraggio nel proporre le nostre idee in modo sano ed equilibrato, anche con il rischio di sentirci dire di no.
Quando sappiamo chi siamo, quando facciamo ciò che (davvero) ci piace, col profondo desiderio e il bisogno urgente di cambiare le cose, ci sentiamo via via più orgogliosi di noi e miglioriamo la nostra autostima.
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Il terzo passo: gli ingredienti che possono iniziare ad aiutarci a realizzarci come Persona.
Eccone alcuni:
ASCOLTARE IL DESIDERIO PROFONDO: per dare vita ai nostri sogni, bisogna averne, di sogni. E bisogna desiderare fortemente, con una buona dose di coraggio e passione, di farli diventare progetti realizzati.
RICERCARE LA MOTIVAZIONE INTRINSECA: uno degli ingredienti più potenti per arrivare a sentirci realizzati, nella vita e sul lavoro. Senza di essa, si rischia di passare la vita a dire: “che ci posso fare, tanto la vita va così”, “tanto fanno tutti così”, “figurati se riesco a cambiare le cose!”, “mi hanno detto che…”, eccetera eccetera.
ESPLORARE LA FIDUCIA: fiducia nelle proprie capacità, anche in quei momenti bui in cui si pensa che non ci sia via d’uscita.
COLTIVARE LA PAZIENZA: in questo mondo che va sempre più di fretta, sembra un’utopia. Eppure, la pazienza è una virtù naturale che possiamo ritrovare sia nella natura umana, sia in quella che ci circonda: il ciclo delle stagioni, piantare un semino, scrivere una lettera a mano, disegnare, cantare, danzare, giocare a scacchi, leggere un buon libro, meditare, respirare, fare yoga, solo per fare qualche esempio.
Infine… desiderio, motivazione, fiducia, pazienza, riconoscere i nostri valori, i punti di forza e le vulnerabilità, trovare il coraggio, essere consapevoli di chi siamo veramente, sono solo alcuni degli ingredienti e delle possibilità che ci aiuteranno in questo viaggio di profonda trasformazione, portando a realizzarci come Persona, nel quotidiano privato e professionale.
E a stare bene con noi stessi e con gli altri, nella vita e sul lavoro.
Questo, è ciò che auguro, di cuore, ad ognuno di noi.
Bene, ti ringrazio di cuore di aver letto fin qui!
Però, prima di salutarci, desidero farti un REGALO che possa aiutarti, se lo vorrai, a (ri)cominciare a darti valore come Persona, ad avere più stima di te e a realizzarti, nella vita e sul lavoro.

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guidandoti attraverso consapevolezza e fiducia nelle tue multipotenzialità,
partendo da chi tu Sei veramente.
Questo è ciò che mi fa alzare felice, ogni mattina.

Renata Chiappino
Coach olistica e Formatrice esperta di crescita personale e professionale per privati e aziende
Founder di ReFlowering®, percorsi per una vita autentica
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info@reflowering.it – www.reflowering.it